14 ottobre 2018 | LA REGIONE VENETO TRA AUTONOMIA, DISTRUZIONE DEL TERRITORIO, SIMBOLI INOPPORTUNI E LIMITI PFAS

Domenica 14 ottobre il movimento No Pfas è sceso di nuovo in piazza, sulle strade, per esprimere il proprio dissenso contro la presa in giro di una Regione Veneto che si autocelebra, grazie al Sindaco di Trissino, Davide Faccio, con l’imposizione di un simbolo politico nella rotatoria che per gli attivisti No Pfas è diventata simbolo del crimine ambientale. «A pochi passi dalla devastazione in atto portata dalla Superstrada Pedemontana Veneta, che ha visto la distruzione completa della Fontana di Valbona, in mezzo tra la MITENI responsabile numero uno dell’inquinamento da PFAS e il Depuratore consortile di Trissino, che alimenta il Tubone Arica (altro crimine fatto passare per “vivificazione!” delle acque), molti dei rappresentanti della Regione Veneto, quasi tutti della Lega o affini, tra cui il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti, accompagnato dal Ministro degli Affari Regionali Erika Stefani, hanno inscenato un’allegra festa consolatoria e di buon auspicio identitario per i territori, dopo averli trascurati, per usare un eufemismo non querelabile, inaugurando un Leone Marciano di vetroresina, quasi a sigillare la Gardaland del crimine ambientale. Altro che autonomia» –  così spiega Alberto Peruffo alla stampa intervenuta a documentare.

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La contromanifestazione è stata organizzata dal locale Comitato Zero Pfas Arzignano Chiampo, con la presenza di tutte le rappresentanze del movimento No Pfas, con in prima linea il Comitato Zero Pfas Padova, la Rete Gas Vicentina, CiLLSA, il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas e Perla Blu Legambiente di Cologna Veneta. Presenti anche le rappresentanze delle Mamme No Pfas, i Comitati No Pedemontana, da Montecchio a Treviso, Salviamo la Valdastico e altri attivisti della città di Vicenza e di Padova, tra cui Don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace.

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Da segnalare il blitz mattutino e durante l’inaugurazione di Greenpeace con le stringenti dichiarazioni di Giuseppe Ungherese (v. articolo di Marco Milioni), nonché l’ampio dispiegamento di forze dell’ordine e la “recintazione” degli attivisti No Pfas tenuti a debita distanza, quasi fossero loro il pericolo per queste valli, e non la contaminazione dei territori avallata dalle Istituzioni regionali che non hanno tutelato sufficientemente i cittadini di una delle zone più inquinate d’Italia, nello specifico non sottoponendo a sufficienti controlli una fabbrica come la MITENI, sotto Direttiva Seveso, in un sito già responsabile dell’inquinamento RIMAR (anni 70). La stessa Superstrada Pedemontana Veneta incide con violenza e senza rispetto le terre contaminate da Pfas e da discariche fuori controllo. La Rotatoria inaugurata è l’epicentro di questi crimini, sui quali la Procura di Vicenza sta indagando da troppo tempo e tarda a pronunciarsi, nonostante la flagranza di reato e il veleno che i cittadini continuano ad assorbirsi perché la fonte primaria è ancora attiva dal 29 maggio 2013, giorno in cui il Ministero dell’Ambiente ha sottoposto lo studio CNR-IRSA mettendo in allarme la Regione Veneto.

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Riportiamo sotto una ricca galleria di fotografie della giornata e in calce uno stralcio dell’articolo con i 7 punti del Dott. Giovanni Fazio pubblicato per l’occasione (qui la versione integrale), insieme con il servizio del TGR Rai Regione e un approfondimento del giornalista Marco Milioni. Si apprende che l’inaugurazione del Leon Sborassà di Trissino avviene mentre si hanno «crimini ambientali in corso», come riporta l’evocativa scritta di Greenpeace comparsa sull’asfalto della MITENI.

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Da notare che due giorni dopo la manifestazione, il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la Mozione PFAS Limiti Zero, proposta da Cristina Guarda e sostenuta da altri consiglieri, come Manuel Brusco, Andrea Zanoni, Piero Ruzante, Silvia Rizzotto. Domandiamoci perché tanta unanimità, dopo anni di silenzio e continue prese in giro, come quelle di domenica, rispedita subito al mittente.

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GALLERIA. Foto di Federico Bevilacqua (b/n e speculari a colore), Alessandro Colombara (colore), Giovanni Fazio (colore) e Greenpeace (colore + drone). [gli autori delle foto si vedono nel nome file]

A prendere la parola durante la manifestazione: Marzia Albiero (Rete Gas Vicentina), Enrico Zulian e Danilo Del Bello (Comitato Zero Pfas Padova e CS Bocciodromo), Claudio Lupo, Giovanni Fazio, Donata Albiero (Comitato Zero Pfas Agno Chiampo e CiLLSA), Piergiorgio Boscagin (Perla Blu Legambiente), Giuseppe Ungherese (Greenpeace), Mamme No Pfas (varie voci), Antonella Zarantonello (Coordinamento Acqua Bene Comune Libera dai Pfas), Daniela Muraro e Osvaldo Piccolotto (voci storiche dei Comitati contro la SPV), e molti altri amici sopraggiunti dalla città e da province diverse.

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APPROFONDIMENTO VICENZA TODAY + TGR RAI REGIONE

>> http://www.vicenzatoday.it/politica/il-grande-leone-tra-pfas-e-pedemontana-contraddizioni-e-nodi-irrisolti.htm

>> https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2018/10/ven-Trissino-Vicenza-tra-leoni-di-San-Marco-e-proteste-anti-pfas-c50de579-1c8c-40b0-bcc8-eb1f8d3c093e.html

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HYPERLINKS

Il testo della contromanifestazione >> L’OTRA INAUGURASIÓN PAR NA VERA AUTONOMIA | El Leon in(S)borassà e i-animai rabià | 14 ottobre 2018 TRISSINO https://wp.me/p1wSCj-32M

Il testo di contenuti aggiunti sulla giornata, di Alberto Peruffo >> IL POPOLO DEL GUÀ. Insanguinà | NON ESISTE IL POPOLO VENETO. Esistono gli abitanti di un Veneto, bellissimo, devastato > https://wp.me/p1wSCj-32U

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Stralcio dall’articolo del Dott. Giovanni Fazio.

Questa inaugurazione avviene nel momento in cui: 

1) Si scopre che tutto il territorio comunale di Trissino, compreso quello collinare, è tragicamente inquinato da PFAS come triste eredità dei primi esperimenti della famiglia Marzotto che costruì la prima fabbrica di veleni accanto alla propria villa, in cima al colle.

2) Si viene a sapere che la Miteni importa rifiuti pericolosi dall’Olanda per recuperare il Gen X (20% circa dei rifiuti olandesi) e rispedirlo in Olanda (ma non ci dice dove viene scaricato il restante 80% , cosa che potrebbe anche configurarsi come importazione illecita di rifiuti olandesi) .

3) Si scopre con stupore che tutto ciò viene fatto sotto l’egida della legalità veneta essendo stata autorizzata  l’azienda a lavorare i suddetti rifiuti da Regione, Provincia e Comune di Trissino che non ha mai fiatato.

4) Si apprende che l’EFSA (Ente europeo della sicurezza alimentare) abbassa di 1500 volte la dose di PFOA ammissibile negli alimenti e nell’acqua potabile per la pericolosità di questa sostanza e per i gravissimi rischi che, ai dosaggi attuali (consentiti dal decreto della Regione Veneto), può arrecare ai cittadini, alle gravide e ai bambini che sono i più esposti.

5) Viene pubblicato uno studio condotto dal professor John Stanifer della Duke University di Durham, nel quale si trova conferma che l’esposizione al PFOA comporta «inequivocabilmente» gravi danni ai reni, tumori renali e dei testicoli. Si apprende altresì che i più esposti sono i bambini, come conferma uno studio pubblicato lo scorso 13 settembre sul Clinical Journal dell’American Society of Nephrology.

6) La “Convenzione di Stoccolma”, bandisce il PFOA nel convegno del 17/21 settembre 2018. Partecipano al convegno, nella sede della FAO più di 150 scienziati provenienti da ogni parte del pianeta. La Convenzione raccomanda di eliminare dalla produzione e dal commercio l’Acido perfluoro ottanoico (PFOA) e tutti i prodotti derivati, largamente usati nelle stoviglie domestiche per la cottura e conservazione dei cibi, nei prodotti usati nel trattamento dei tessuti, nella carta, nella lavorazione delle pelli, nelle vernici e nelle schiume antincendio. La sostanza è nota per essere tossica agli uomini e all’ambiente, responsabile del cancro del rene, dei testicoli, delle malattie della tiroide e responsabile della preclampsia nelle donne gravide.

7) Si viene a sapere che la Commissione Europea si appresta a imbavagliare l’EFSA per modificare i nuovi limiti del PFOA nell’acqua potabile salvaguardando le compatibilità del mercato.

>> Leggi l’articolo completo sul sito del Dott. Fazio.

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PFAS.land Redazione
alberto_peruffo_CC
19 OTTOBRE 2018

19 risposte a "14 ottobre 2018 | LA REGIONE VENETO TRA AUTONOMIA, DISTRUZIONE DEL TERRITORIO, SIMBOLI INOPPORTUNI E LIMITI PFAS"

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