di Comitato di Redazione
Seguono i documenti video fotografici / sottolineature / approfondimenti della due giorni organizzata dal Comitato di Redazione di PFAS.land, in collaborazione con tutte le forze del movimento No Pfas, allargato ad istanze territoriali connesse – «attraversare i territori, unire le lotte» – per dare forza e contenuti all’ultima udienza preliminare del Procedimento Miteni, conclusasi con lo storico rinvio a giudizio di tutti gli imputati per tutti i capi d’accusa, il giorno 26 aprile 2021, data per noi storica. Un segno indelebile della nostra lunga battaglia. Di civiltà.
Tra gli oratori del 25 aprile, Marzia Albiero (Retegas Vicentina – PFAS.land), Alberto Peruffo (PFAS.land), Michela Piccoli e Eleonora Foletto (Mamme No Pfas), Piergiorgio Boscagin (Legambiente – Perla Blu), Giovanni Fazio (Cillsa – PFAS.land), Maria Chiara Rodeghiero (Medicina Democratica), Donata Albiero (Cillsa – PFAS.land), Elisabetta Donadello (Retegas Vicentina – PFAS.land), Claudio Lupo e Francesco Bertola (ISDE – PFAS.land), Edoardo Bortolotto (avvocato PFAS.land – COLMI – Medicina Democratica), Enrico Varali (avvocato Legambiente – Retegas vicentina), Matteo Ceruti (avvocato Mamme No Pfas), Mattia Donadel (No inceneritore Fusina), Francesco Pavin (Caracol Olol Jackson – Rise Up 4 Climate Justice), Danilo Del Bello (Zero Pfas Padova), Dario Zampieri e Davide Sandini (PFAS.land), Giampaolo Zanni (CGIL Vicenza), Alessia Mambrin (Greenpeace), Michela Sericano (Legambiente Alessandria). Nel finale l’orazione civile con l’opera di “teatro politico” scritta da Alberto Peruffo per le voci di Giuseppe Savio, Nicola Brugnolo e Christian Nicoluzzi con musiche selezionate da Edoardo Egano e risituazionate elettronicamente dallo stesso Peruffo.

Qui sotto un nostro primo breve video, mentre in calce il testo scritto per il movimento no pfas da Marco Paolini, letto alla fine della «requisitoria poetica in dialetto veneto del poeta-avvocato Ernesto Calzavara [Treviso 1907 – Stra 2000] contro la prepotenza, l’arroganza delle carte bollate». Sottolineiamo questo nostro pensiero: la Poesia interviene sul Diritto, dialoga e discute con esso, lo disinnesca e lo interrompe, se autoritario o servile. «La poesia diventa sostegno, ispirazione, fondamento, limite del diritto». La poesia che altro non è, sotto forma non prevedibile, la vita intima e concreta dei territori e delle sue genti. E sentirlo dire dalla voce estinta di un grande poeta che fu un grande avvocato, davanti a un Tribunale, pensiamo sia un passaggio di enorme portata. Di grande immaginazione e di grande concetto. Come a dire: «la giustisia sensa la poesia la xé gnente!»; o, come ha detto una fotoreporter presente il 25 aprile, giorno della Liberazione, «la giustizia senza la poesia non avrebbe lo stesso sapore di umanità».
Dopo il nostro breve video di sintesi (riprese di Giacomo Peruffo) e la nostra Galleria qui sotto, in calce troverete diverse sottolineature/approfondimenti che riprendono le comunicazioni più importanti uscite su altri canali, tra cui l’anticipazione di Report e i servizi TGR.
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LA GALLERIA DI PFAS.LAND
Il 26 aprile si chiude con lo storico rinvio a giudizio di tutti gli imputati per tutti i capi d’accusa, ad opera del giudice Roberto Venditti e dei PM Barbara De Munari e Hans Roderich Blattner. La prima udienza dibattimentale in Corte d’Assise con giudici popolari è prevista per il 1° luglio. A documentare questi due giorni, a modo nostro, con il nostro stile e i nostri fotografi, dopo il video di Giacomo Peruffo, facciamo seguire la classica Galleria di PFAS.land – in tre sezioni, per facilitare la navigazione – ad opera di Federico Bevilacqua. Le foto originali possono essere chieste in redazione.
Troverete le immagini del 25 aprile che vede la presenza del nostro fotografo a tutti i tre momenti della Staffetta delle Acque Infrante – Tubo Arica, Miteni, Risorgive Retrone – con una copertura di buona parte degli interventi degli attivisti davanti al Tribunale, e dell’orazione civile citata. Del 26 aprile troverete alcuni passaggi prima, durante e dopo la sentenza, con alcune provocazioni e incontri fuori dall’Aula, tra cui qualche curioso scambio con l’«avvocato principe» della Miteni, l’uscita dall’aula degli attivisti, l’incontro con i giornalisti, lo scambio di opinioni tra le parti civili, il “versamento** delle acque infrante” dalle beute tardovenete, non certo ampolle celtiche, giunte dal Fratta-Gorzone, Poscola, Retrone, sul piazzale del Tribunale.
Insomma, azione e poesia, provocazioni creative, in punta di diritto. Davanti e dentro al Tribunale. Buona visione.
Comitato di Redazione PFAS.land

10 maggio 2021












































































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SOTTOLINEATURE E ALTRO
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IL TESTO/INTERVENTO DI MARCO PAOLINI PER LE NOSTRE GIORNATE
A FIANCO
Dicono che sia il davanti a sopportare il peso della distanza,
un metro di distanza, un metro è tanto:
niente abbracci, niente mani, niente struconi e basi
e se ogni tanto per sbaglio ci si sfiora o peso
si diventa vergognosi come dopo un peto un rutto.
Toccarsi adesso è un attentato, un vulnus, un segno di demenza.
Davanti ad un metro di distanza,
in fila dietro sempre a un metro,
il davanti e il dietro protagonisti di questa storia Covid
si sono presi la scena.
E il fianco?
A me manca stare a fianco
(… in piedi, non distesi sul bagnasciuga, non seduti come al cine, a teatro, a scuola, in treno o in una sala d’aspetto…).
Star davanti al pubblico a un attore manca,
ma di più mi manca camminare di fianco,
tacere di fianco,
cantare di fianco,
lottare a fianco,
imparare di fianco a chi non pensa solo alla sua categoria, alla sua vita
e gli basta solo che tutto torni come prima.
A me non basta e non solo il solo per fortuna.
Da soli non si va lontano.
Forse si arriva fino in piazza, perfino in gita distante distante, fino in America o a Jesolo….
Da soli si fa carriera ma si sta fermi.
Siamo animali sociali ma disobbedienti, disobbedienti civili.
Siamo fragili, vulnerabili, ma non accomodanti.
Siamo anche tenaci e capaci.
Nessuna di queste virtù basta a uno solo,
chi non ha altri al proprio fianco è fermo.
Il fianco conta, in un mondo di contatti davanti a uno schermo conta ancora sentire qualcuno di fianco.
Sono al vostro fianco nella battaglia contro il Pfass,
in nome del futuro di ogni specie vivente.
Marco Paolini
25 aprile 2021
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SERVIZIO DI REPORT RAI 3 E TG RAI
REPORT 25 APRILE: «Attraversare i territori, unire le lotte».
A cura di Chiara D’Ambros.
>> https://www.raiplay.it/video/2021/04/Inquinamento-pfas-in-Veneto-a-processo-manager-azienda-Miteni-6830a351-42f7-486e-b39f-3bbe5f6b5143.html

TGR 25 APRILE: «Un 25 aprile di liberazione anche dall’inquinamento ambientale».
A cura di Matteo Mohorovicich
>> https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2021/04/ven-Vicenza-Pfas-Staffetta-comitati-bf4dff04-a139-42f6-83d2-ddfb7b3170d8.html

TGR 26 APRILE: «Imputati 15 ex dirigenti e dipendenti di Miteni e delle società che l’hanno guidata in passato: il colosso Mitsubishi e i lussemburghesi di Icig. Rigettate le eccezioni».
A cura di Matteo Mohorovicich
>> https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2021/04/ven-Vicenza-vicenda-Pfas-rinvio-a-giudizio-per-i-15-imputati-Udienza-a-luglio-09670d7d-7c8c-474a-a1f1-7f95943e4824.html

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SOTTOLINEATURE
- La prima sottolineatura, a cura di Alberto Peruffo, su CCC/casadicultura.it
«È difficile cantare vittoria. Facciamolo… Far risorgere la poesia, nei nostri territori».
>> https://casacibernetica.cloud/2021/04/29/maxi-processo-pfas-rinviati-tutti-a-giudizio-e-difficile-cantare-vittoria-a-fianco-di-marco-paolini-report-e-altre-sottolineature/ - La seconda sottolineatura, a cura di Laura Fazzini, su Osservatorio Diritti.
«Vogliamo sapere chi ci ha fatto bere acqua contaminata, vogliamo liberarci dai Pfas» – Patrizia Zuccato.
>> https://www.osservatoriodiritti.it/2021/04/28/pfas-veneto-storia-miteni-azienda-processo/ - La terza sottolineatura, a cura di Francesca Romana Ceci e Massimo Giraldi, su Che giorno è Radio Rai 1.
«Ha fatto molto male parlare di effetti indesiderati» – Michela Zamboni.
>> https://www.raiplayradio.it/audio/2021/04/CHE-GIORNO-E - La quarta sottolineatura, a cura di Marco di Radio Onda d’Urto.
«Una delle difficoltà più importanti del futuro processo sarà quello di accertare le corresponsabilità» – Alberto Peruffo.
>> https://www.radiondadurto.org/2021/04/28/storie-e-cronache-esplosive-di-pfas-e-spannoveneti-intervista-a-alberto-peruffo/ - La quinta sottolineatura, a cura di Francesco Maule per il suo canale video BiciSofia.
«Un prezioso documento video che ci accompagna dalle terre violate dalla Superstrada Pedemontana Veneta nei pressi della Miteni, alla risorgive del Retrone, per giungere davanti al Tribunale, dopo aver reso omaggio ai Fiori Partigiani di Vicenza. Molto suggestive le testimonianze video degli attivisti»
>> https://www.youtube.com/watch?v=qaHhIIdio0Q - La sesta sottolineatura, a cura di Marco Milioni per Vicenza Today.
«Mentre a Borgo Berga arriva il rinvio a giudizio per gli indagati nell’ambito dell’affaire Miteni, gli ambientalisti mettono la Regione sulla graticola: “non ci fanno fare” i prelievi per quantificare la contaminazione “del sangue”. Nel frattempo fioccano i dubbi sulla bonifica e si parla anche di azioni civili contro eventuali carenze “in vigilando” da parte gli enti pubblici».
>> https://www.vicenzatoday.it/attualita/pfas-sit-in-analisi-sangue-processo-rinvio-giudizio-26-aprile-2021.html - La settima sottolineatura a cura di Giovanni Fazio per Cillsa.
«A Vicenza si riaprono le porte della Corte d’Assise. Saranno i giudici popolari a dover decidere in merito alle responsabilità di 15 imputati del maxiprocesso Pfas».
>> https://cillsa1.blogspot.com/2021/04/25-aprile-pfas-campo-base-vicenza.html

Alberto Peruffo e Piergiorgio Boscagin, a terra, con dietro Patrizia Zuccato e Michela Zamboni (Mamme No Pfas), gli avvocati Matteo Ceruti ed Enrico Varali,
l’attivista politica vicentina Valentina Dovigo e altri attivisti
* Ndr: il giornale locale il 27 di aprile dedica un’articolo “striminzito” alla partenza del più importante processo ambientale nella storia d’Italia – senza nessun forte richiamo in prima pagina – quando lo stesso giorno pubblica un necrologio su Mussolini che vedrà protagonista il Direttore Luca Ancetti in una ridicola difesa degli spazi economici del suo giornale, dopo essere stato attaccato dal basso, dall’ANPI, dalla stessa redazione. Appare fuori di dubbio che la stampa locale, con le proprie scelte e manipolazioni dell’informazione, sia tra le corresponsabili “morali e culturali” di molte delle devastazioni sociali e ambientali dei nostri territori. Qui a Vicenza nessuno dimentica l’informazione “deviata” da Gianni Zonin – portavoce di Confindustria – sulla base militare americana Dal Molin/Del Din, ora sul “groppone” della cittadinanza, come nella Valle dell’Agno e del Chiampo nessuno dimentica le pagine intere di “acqua oligominerale” propagandata dai sindaci del territorio in piena emergenza Pfas. Pubblicare il necrologio di un criminale di guerra, celebrandolo con un epitaffio inequivocabile, non significa pietà o perdono, ma essere semplicemente al suo fianco, anche dopo la morte. Lo stesso vale per l’acqua. Contaminata.
** Foto Cover di Federico Bevilacqua // 26 aprile 2021. Versamento delle acque contaminate arrivate il 25 aprile, giorno della Liberazione, con la Staffetta delle Acque Infrante, prima della sentenza decisiva. Da notare la caraffa, finemente incisa con il simbolo del pericolo chimico-biologico di PFAS.land dall’artista siciliana Rosaria Boemi, diplomatasi presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, residente in area contaminata. Una sublimazione artistica della contaminazione. Un rielaborarla mettendo in campo tutte le nostre forze – anche creativo-artistiche – per uscirne fuori. Per portarla fuori dai nostri corsi d’acqua, dai nostri corpi. Inertizzarla. confinarla, VIETARLA, senza spostarla da un contenitore equivoco ad un altro, come capita con l’incenerimento.

Fantastico montaggio 👏👏👏👏👏