21 dicembre 2021 | MISSIONE ONU VENETO. «LE AUTORITÀ NON HANNO INFORMATO SULL’INQUINAMENTO DA PFAS E SUL RISCHIO SALUTE». FOTO, DOCUMENTI, REPORTAGE DI UN’ISPEZIONE STORICA

di Comitato di Redazione

Il 13 dicembre 2021 si è chiusa ufficialmente all’Istituto Sturzo di Roma la visita degli inviati dell’Alto Commissariato ONU in Italia, con focus sul Veneto e la contaminazione da Pfas. Marcos Orellana – Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla violazione dei diritti umani in relazione alle sostanze tossiche – nella sua relazione finale sottolinea l’assenza di trasparenza e la scarsa condivisione delle informazioni con la popolazione contaminata da parte delle autorità regionali del Veneto. In estrema sintesi, come rilasciato al microfono della RAI a Roma, afferma: «Le persone non sono state in grado di prendere anche quel minimo di precauzione che avrebbero potuto prendere per arginare questo rischio». Un dato di fatto per noi gravissimo. Con delle conseguenze incommensurabili sulla salute e la civiltà dei nostri luoghi.

Di seguito il materiale della giornata di “attraversamento dei territori da nord a sud”, le nostre relazioni ufficiali, le sintesi dei nostri interventi e dei nostri commenti a fondamento e a latere della Missione ONU. Ispezione che ha portato la questione PFAS allo stesso livello di nodi oramai storici del crimine ambientale italiano, entrati nell’immaginario negativo della politica nazionale e internazionale: la Terra dei Fuochi in Campania e l’Ilva di Taranto, passando per Porto Marghera e il nodo di Livorno.

Il Veneto passa ora davvero al primo posto, superando la Puglia e la Campania, capovolgendo il fittizio primato narrato da chi ha governato la Regione per anni. Nessuno in Occidente può vantarsi di avere generato la più grande contaminazione al mondo delle acque “alimentari”, senza controllare come si doveva e senza avvertire chi quell’acqua la versava ogni giorno nel proprio bicchiere e in quello dei propri figli.
Comitato di Redazione PFAS.land

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I primi passi nel cuore della contaminazione. Il Maresciallo Manuel Tagliaferri del NOE e Marcos Orellana, Inviato Speciale dell’ONU – 4 dicembre 2021, Trissino

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1. MISSIONE ONU PFAS. UN’ISPEZIONE STORICA
13 dicembre 2021 | Conferenza stampa Roma

Il Comunicato Ufficiale rilasciato a Roma presso l’Istituto Sturzo, il 13 dicembre.
[versione inglese]

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Lo stralcio principale della nostra prima comunicazione, appena terminata la Conferenza Stampa del 13 dicembre

PAROLE FORTI DELL’ONU SULLA QUESTIONE/GESTIONE PFAS
[dal post pubblicato su FB dopo la conferenza]

Appena usciti dalla Conferenza Stampa di Roma presso l’Istituto Sturzo riportiamo le dichiarazioni a caldo di Giuseppe Ungherese, della dirigenza di Greenpeace Italia: «Parole che pesano come un macigno quelle pronunciate oggi dall’inviato Onu. La popolazione per anni non è stata adeguatamente informata sull’inquinamento e non ha potuto difendersi dal nemico chiamato Pfas. Ancora oggi ci sono delle difficoltà ad accedere alle informazioni sulla presenza di Pfas negli alimenti. Mr. Orellana invita l’Italia a varare una legge che vieti subito l’uso di tutti i Pfas [con restrizione sugli usi essenziali, in prospettiva dei sostituti e del definitivo bando, secondo la Convenzione di Stoccolma, ndr]. Le autorità devono garantire che le industrie non danneggino la salute delle persone garantendo un diritto fondamentale: vivere in un ambiente pulito e privo di sostanze tossiche». Ricordiamo che il focus sul Veneto era partito da una lettera spedita dagli attivisti di PFAS.land e Mamme No Pfas, sollecitati da Greenpeace Italia.

Uno degli “intensi” momenti dell’inviato ONU con gli attivisti No Pfas – 4 dicembre 2021, Legnago

Un passo delle parole di Marcos Orellana sul comportamento delle autorità regionali, dal documento ufficiale: «However, authorities failed to warn the residents of the affected areas and disseminate the information about the PFAS pollution and the risks to their health». Tradotto: «Tuttavia, le autorità non hanno avvertito i residenti delle aree colpite e non hanno diffuso le informazioni sull’inquinamento da PFAS e sui rischi per la loro salute».

Orellana ha detto che seguirà con grande interesse il Processo Miteni in corso presso il Tribunale di Vicenza (ricordiamo la prossima udienza è giovedì 16 dicembre, in contemporanea con il Processo ai Cinque Attivisti No Pfas per il blocco simbolico del 31 ottobre 2018).

Foto di Giuseppe Ungherese, allegata alla nostra prima comunicazione su FB – 13 dicembre 2021, Roma

Nelle domande fatte dai giornalisti, l’inviato ONU ha sottolineato con forza le responsabilità delle autorità locali che non hanno tutelato come si doveva la popolazione del Veneto e il gap dell’Italia a livello internazionale sulla materia sostanze inquinanti.

Alberto Peruffo di PFAS.land dichiara a caldo: «Con questa forte presa di posizione, per settembre, quando la relazione finale della Missione ONU sarà presentata al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, formuleremo nelle opportune sedi i nostri obiettivi e le omissioni che sono state compiute nei confronti della popolazione. Come già abbiamo affermato, una grande contaminazione, un grande crimine ambientale, non può avvenire senza che i tre gradi della catena di responsabilità – chi produce, chi permette, chi controlla – operino in funzione uno dell’interesse dell’altro. In Veneto è avvenuto e si è verificato il più grande inquinamento delle acque potabili nella storia dell’Occidente moderno. Un fallimento di civiltà, sull’altare del profitto malato, frutto inevitabile del capitalismo avanzato. Prendiamone atto e cambiamo strada, per sempre».

Michela Piccoli delle Mamme No Pfas commenta a caldo: «Aspettiamo quanto prima una legge nazionale zero pfas. Se le nostre istituzioni non sono in grado di proteggere i nostri figli, spetta a noi farlo, senza delegare niente a nessuno. Trovando gli interlocutori giusti. Dunque, avanti».

Alberto Peruffo e Michela Piccoli ad Alessandria l’8 ottobre 2021 [foto di Laura Fazzini], estensori della Lettera all’ONU, che trovate seguendo questo link >> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/11/documento-onu-pfas-2021.pdf

Di seguito la versione italiana del nostro DOCUMENTO FINALE 13 DICEMBRE, consegnato a Roma.
[versione inglese cliccando qui]

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IL DOCUMENTO COLLETTIVO NO PFAS PRIMA DELL’INCONTRO IN REGIONE E AI MINISTERI

Il documento collettivo no pfas – work in progress, nelle due versioni italiano e inglese – consegnato all’ONU il 30 novembre e il 2 dicembre – prima degli incontri presso i Ministeri e la Regione – con la storia delle relazioni del movimento con le istituzioni.

Il documento ripercorre a grandi linee parte della storia della lotta No Pfas in Veneto, quella delle relazioni tra istituzioni e attivisti. Da leggere! per capire il confronto, il conflitto, i momenti topici, le prepotenze e le prevaricazioni istituzionali nei confronti delle cittadinanze attive. Il documento è diviso in tre livelli: regionale, provinciale, nazionale. Con la sua cronistoria, esso potrà risultare utile per farsi un’idea articolata sullo stato dell’arte, per future ricostruzioni. Molti degli stessi attivisti, in campo oggi, non sono a conoscenza della grande mole di relazioni e confronti/scontri messi in atto dal 2013-2016 al 2021. Leggere il file può sicuramente offrire nuovi elementi di strategia comune. Nei documenti in calce ci sono le integrazioni.

LA FORZA DEL DIRITTO con Robert Bilott – 1 ottobre 2017, Lonigo

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2. MISSIONE ONU PFAS. UN’ISPEZIONE STORICA
4 dicembre | L’attraversamento dei territori. Da Montecchio Maggiore a Montagnana

Prima della Galleria con le foto della giornata del 4 dicembre, riportiamo lo schema delle tappe dell’attraversamento e una breve ricostruzione degli interventi durante la Conferenza di Montagnana, interventi che in futuro raccoglieremo in un documento conclusivo in vista del rapporto finale di Ginevra alla Nazioni Unite previsto per il settembre del 2022. In calce alla Galleria troverete anche tutti i file che altre parti del grande movimento no pfas (comprese le istanze provenienti da Padova, Fusina, Spinetta Marengo) ci hanno spedito per la consegna integrativa che in parte abbiamo già spedito e in parte stiamo preparando sempre per il documento finale.

RICOSTRUZIONE DEL 4 DICEMBRE
[dal primo post pubblicato su FB dopo la giornata]

Foto Studio di Federico Bevilacqua, ripreso dal post FB di PFAS.land

Partiamo proprio dalle parole del nostro fotografo – Federico Bevilacqua – che riprende parte del titolo del servizio del TGR di Matteo Mohorovicich: «Ieri giornata lunga, intensa, faticosa, ma soprattutto di unione e ricca di speranza. Oggi si mette mano a tutto il lavoro raccolto. Grazie a tutti». Siamo noi a ringraziare in particolare Federico, per il grande lavoro svolto, e Stefania Romio, la nostra prof.ssa di inglese, capofila in tutte le traduzioni dei nostri documenti consegnati all’ONU e anche sabato sul campo della traduzione con i delegati. Federico e Stefania, con Laura FaccioloMamme NoPfas – genitori attivi – zone contaminate – e Claudio LupoISDE Vicenza – sono stati il team della regia Pfas.land sulla Missione Onu.

Durante l’incontro di Montagnana, riservato agli attivisti delle zone contaminate, hanno testimoniato, in breve rassegna: le mamme Michela Piccoli, Ivana Schiavo, Patrizia Zuccato, Michela Zamboni, la dott.ssa Elisa Dalla Benetta, per raccontare la storia della contaminazione subita dalla cittadinanza, i diritti negati e le violenze subite a vari livelli; il geologo Dario Zampieri (Uni PD – Pfas.land) per fare il punto sulla questione idrogeologica; Marzia Albiero (Rete GAS VicentinaCittadini ZeroPfas) sulla questione alimenti e la negazione del diritto ad accedere alle analisi del sangue se residenti al di fuori della zona rossa; Maria Chiara Rodeghiero di Medicina Democratica per sottolineare il «crimine ambientale» contro l’umanità (non solo per “fatti di sangue”, ma anche per inganni istituzionali si muore!); Donata Albiero (Cillsa Cillsa) sui diritti alla conoscenza e sulla nostra supplenza alle istituzioni mancanti; Giovanni Fazio (Isde-Cillsa) sulla prevenzione negata; il sindacalista Cgil Cdlt di Vicenza Giampaolo Zanni sui diritti dei lavoratori; Viola Cereda (Comitato Stop Solvay) sull’esportazione del crimine a Spinetta Marengo (e in India); Franco Sarto (Medicina del Lavoro, Uni PD, Legambiente Alto Padovana) sull’indagine epidemiologica della Dott.ssa Canova della Regione Veneto ancora non consegnata e avvolta nel mistero istituzionale; Vasco Carradore (NO TAV Veneto) sul pericolo imminente e trascurato della TAV che incide sul plume PFAS nel silenzio totale dei Sindaci e delle Giunte comunali; Alessandro Tasinato nel raccontare/auspicare la rinascita del Fratta Gorzone con un nuovo progetto nato dal Coordinamento Acqualiberadaipfas, allargato al fiume simbolo del Tubone Arica. Da ricordare l’attraversamento dei territori contaminati sotto la preziosa compagnia narrativa dei primi protagonisti della battaglia PFAS, Vincenzo Cordiano (Presidente ISDE Veneto, accompagnato dal Presidente provinciale Francesco Bertola) e Piergiorgio Boscagin (Legambiente Veneto).

Infine, ricordiamo la chiusura in remoto del regista della Missione ONU, Alberto Peruffo, che dalla sede operativa di PFAS.land – la Libreria La Casa di Giovanni – causa quarantena Covid del figlio – ha ricordato all’assemblea questo punto fondamentale: «Il concetto di corresponsabilità. Sottolineo che un crimine ambientale di così vaste proporzioni può accadere solo se i tre gradi della catena di responsabilità sono fortemente connessi: 1. CHI PRODUCE (la Miteni); 2. CHI PERMETTE (gli enti di permesso: Comune, Provincia e Regione); 3. CHI CONTROLLA (gli enti e le agenzie di controllo: Regione: Genio Civile, Arpav, Spisal, Ulss). Solo questi tre elementi “collusi” insieme possono creare uno dei più grandi inquinamenti della storia recente».

Secondo la nostra teoria delle corresponsabilità, sarebbe sufficiente uno per rompere la catena. Invece no. Quindi tutti colpevoli, a gradi diversi. Che dimostreranno i tribunali.

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Da sottolineare l’incontro tecnico durante il pranzo delle ore 14 con i nostri avvocati: Antonella Mascia, Edoardo Bortolotto, Enrico Varali, Matteo Ceruti.

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GALLERIA FOTOGRAFICA
di Federico Bevilacqua

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DOCUMENTI INTEGRATIVI MISSIONE ONU PFAS

PFAS IN POPULATION – VENETO E PIEMONTE – VERSIONE INGLESE
di Francesco Bertola, Sara Valsecchi, Laura Fazzini, Michela Sericano
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/00-veneto-onu-pfas-in-population-veneto-piemonte.pdf

CGIL – CRONOLOGIA INCONTRI SINDACALI IN REGIONE VENETO SU MITENI-PFAS
di Giampaolo Zanni
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/cronologia-incontri-sindacali-miteni-pfas-in-regione.pdf

MEDICINA DEMOCRATICA – ATTIVITÀ GIUDIZIARIA CONTRO MITENI
di Maria Chiara Rodeghiero
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/medicina-democratica-onlus-miteni-attivita-giudiziaria.pdf

TAV PFAS – INTERVENTO DI MONTAGNANA – VERSIONE INGLESE
di Vasco Carradore
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/tav-pfas-montagnana-carradore.pdf

COMITATO ACQUA BENE COMUNE VICENZA – DOMANDE E RIASSUNO INTEGRATIVO
di Antonella Zarantonello
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/acqua-bene-comune-domande-e-riassunto.pdf

INCENERITORE PADOVA – LETTERA CITTADINI E MEDICI ISDE – VERSIONE INGLESE
di Patrizia Corra
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/padova-isde-inceneritore.pdf

RAPPORTO CON LA REGIONE CONSIGLIERE REGIONALE – DOPPIA VERSIONE
di Andrea Zanoni
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/01-veneto-onu-andrea-zanoni.pdf

RAPPORTO CON LA REGIONE CONSIGLIERE REGIONALE – VERSIONE INGLESE
di Cristina Guarda
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/02-veneto-onu-cristina-guarda-cristina-guarda.pdf

AZIONI SUI PFAS DA CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE – MONTECCHIO MAGGIORE
di Sonia Perenzoni
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/03-veneto-onu-pfas-sonia-perenzoni.pdf

FONDAZIONE DEL COORDINAMENTO PER IL RISANAMENTO DEL FRATTA GORZONE
di Alessandro Tasinato
>> https://pfasland.files.wordpress.com/2021/12/coordinamento-fratta-gorzone.pdf

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BREVE RASSEGNA STAMPA

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POST NEWS

14 dicembre 2021
LA PRIMIZIA DEL VENETO. UN COMMENTO A FREDDO SULLA MISSIONE ONU >> https://www.facebook.com/photo?fbid=10158216464155880&set=a.10152257633945880

21 dicembre 2021
FOTO/DOCUMENTI MISSIONE ONU + DEPOSIZIONE ARPAV CONDANNANO LA REGIONE VENETO E LE DIRIGENZE DI MOLTI ENTI >> https://www.facebook.com/pfasland/posts/3133998756823912

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FOTO COVER di Federico Bevilacqua>> Vincenzo Cordiano e Piergiorgio Boscagin spiegano a Marcos Orellana la “vivificazione” [l’inganno semantico di una diluizione criminosa] del Tubone Arica con il Canale LEB, sul Fratta Gorzone. 4 dicembre 2021, Cologna Veneta.

Le fotografie di Federico Bevilacqua – fotografo ufficiale di PFAS.land fanno parte del «Progetto C8hf15o2 – FORMULA DI UN DISASTRO INVISIBILE», di prossima pubblicazione per Penisola Edizioni.

9 risposte a "21 dicembre 2021 | MISSIONE ONU VENETO. «LE AUTORITÀ NON HANNO INFORMATO SULL’INQUINAMENTO DA PFAS E SUL RISCHIO SALUTE». FOTO, DOCUMENTI, REPORTAGE DI UN’ISPEZIONE STORICA"

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