«Dobbiamo avere il coraggio di trasformare il problema in opportunità» – dice José Antonio Casimiro Gonzales, il più grande rappresentante dell’agroecologia a Cuba, punto di riferimento per la biodiversità e la produzione sostenibile. Continua: «Dobbiamo premiare i produttori locali, che spesso si sentono abbandonati all’ultimo posto. Dobbiamo valorizzarli, far sentire alle persone che è diverso mangiare un cibo che ha un’anima. Il cambiamento parte da qui». Questo è il concetto che da anni sostiene Retegas Vicentina applicandolo anche in ambito inquinamento da Pfas, trasformando il problema in opportunità.
Retegas Vicentina raccoglie circa 30 G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale – realtà in aumento in tutta Italia), ovverosia circa 3000 persone nella sola provincia di Vicenza. Sono gruppi di persone e famiglie che si uniscono per acquistare beni di prima necessità (prevalentemente alimentari e prodotti per uso domestico) con il concetto di giustizia e solidarietà oltre che al mangiar sano e biologico. I gasisti (che sono comuni cittadini forse con un più spiccato senso critico) instaurano rapporti diretti e continui con i propri produttori, rapporti che vanno al di là della certificazione biologica (intesa come mera attestazione burocratica), al fine di conoscere esattamente cosa ricadrà nel loro piatto, ovvero, come e con cosa sono stati allevati gli animali, coltivati gli ortaggi e i cereali, se è stata prestata attenzione alla forma giuridica aziendale del produttore (es. aziende/cooperative sociali che danno lavoro a persone svantaggiate che altrove farebbero fatica ad inserirsi in un contesto adatto alla loro diversa abilità).
I cittadini dei G.A.S., sono persone che sostengono i prodotti a KM equ0, proprio perché credono nella ricchezza del proprio territorio e alla sua tutela e desiderano dare tutto il loro appoggio ai coltivatori ed allevatori delle vaste pianure e colline che ci circondano. Ecco perché siamo particolarmente sensibili all’inquinamento da PFAS che ha colpito le zone delle province di Vicenza, Verona e Padova. Da qui, la recente riconversione di uno dei nostri principali valori: da Km Zero a Km equ0, la cui 0 finale sta per ZERO. Cosa significa? Significa che un cittadino appartenente all’arcipelago del Movimento No pfas, sa riconoscere un prodotto genuino Km equ0 da un prodotto Km zero comunemente venduto nei mercatini cittadini. Nel nostro caso specifico un km zero non può più essere sinonimo di qualità. Un Km zero viene oggi mercificato dalla principale associazione di categoria dei coltivatori non garantendo il controllo, nel nostro caso, di presenza o meno di sostanze come i PFAS. Invece un produttore KM equ0, quando sceglie come professione la produzione di cibo, si pone sempre una domanda: «Sto producendo qualcosa di sano per l’uomo e per l’ambiente in cui vive?». A riprova di ciò si riporta in calce articolo del 16 novembre scorso a firma di Luca Fiorin su L’Arena. È stato dimostrato che coloro che in zona rossa mangiano ortaggi coltivati in orti irrigati con acqua contaminata di pozzo privato hanno nel sangue valori significativamente superiori di PFOA e PFOS nel sangue rispetto a coloro che, pur vivendo nello stesso territorio, irrigano con acqua di acquedotto.
Ecco allora fondamentale il rapporto e la relazione con il produttore, che non viene identificato come un qualsiasi fornitore bensì come membro di una comunità. Abbiamo così l’opportunità di non cedere alla logica degli OGM, delle monoculture, dei prodotti chimici di sintesi, del mancato controllo delle fonti irrigue e di abbeverata. Abbiamo l’opportunità di scoprire le varietà locali e le pratiche agricole più naturali e resilienti. È necessario rendere coscienti i produttori dell’importanza del loro lavoro. È necessario dal loro gratificazioni.
Per questo motivo, Retegas Vicentina. al momento della scoperta del disastro ambientale da inquinamento da PFAS per evitare che uno dei loro sogni venisse infranto (sostegno al Km equ0) si è resa parte attiva aderendo al Movimento No PFAS e interfacciandosi con le Istituzioni di ogni genere e grado per capire come tutelare i consumatori sensibili e i relativi agricoltori.
La risoluzione al problema sta quindi, come già spiegato ampiamente, nello stretto rapporto con il produttore come membro della comunità.
Da qui parte la nostra rivoluzione quotidiana, dal nostro piatto.
Una rivoluzione per un cambiamento del sistema per arrivare ad una rivoluzione contro i cambiamenti climatici. Il nostro scopo, il nostro sogno: generare non solo cittadini attori… bensì alzare l’asticella. Generare cittadini CONSUM-ATTORI.
Marzia Albiero – Retegas Vicentina
21 NOVEMBRE 2018
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Foto Cover tratta dalla Seconda Marcia dei Pfiori >> La straordinaria forza simbolica della MARCIA DEI PFIORI | Fotografie e documenti del 14 maggio 2017 | Dalla LETTERA AL SINDACO alle parole di BEPI DE MARZI nel #BASTAPFAS DAY