29 agosto 2023 | FORMULA DI UN DISASTRO INVISIBILE. GENESI E PRESENTAZIONE DI UN LIBRO DI MOVIMENTO. DA PARTE DELL’EDITORE

di Steve Bisson

«Una mappa per orientarsi nell’articolato sviluppo di uno tra i più gravi casi di contaminazione dell’acqua nella storia d’Europa. Una ricerca editoriale nata dalla volontà di Federico Bevilacqua, biologo e cittadino dell’area colpita dal male invisibile, che per diversi anni ha documentato l’evolversi della lotta civile riassunta nella bandiera del Movimento No Pfas. Una storia che è divenuta simbolo in Italia di militanza, di difesa della salute e del diritto all’acqua come bene pubblico. Il libro include un’articolata struttura editoriale che raccoglie brevi saggi, un vasto apparato di immagini, e una cronistoria che aiuta il lettore a ripercorrere la vicenda. Il tutto affiancato da mappe, infografiche, illustrazioni e fotogrammetria aerea per inquadrare il territorio, tracciare la geografia dei corsi d’acqua e del sistema idrografico».

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25 luglio 2023 | SCONCERTANTI COSTI SOCIALI DELL’INQUINAMENTO DA PFAS | NUOVE MAPPE INTERATTIVE DEI TERRITORI CONTAMINATI DEL VENETO

di Dario Zampieri

Nonostante la cortina di silenzio stesa dalle autorità, la saga dei Pfas che ha investito il territorio del Veneto occidentale si arricchisce continuamente di nuovi elementi. Il mito di un territorio operoso, affluente e felice, portato quotidianamente ad esempio dalla narrazione ufficiale e dalla stampa, si infrange non appena si cerchino informazioni non ufficiali, ma autorevoli in quanto provenienti da fonti indipendenti assolutamente attendibili. Sebbene chiunque ne possa intuire l’esistenza, quello dei veri costi della produzione e dell’uso dei Pfas è un argomento da conoscere nei suoi termini quantitativi, che sono veramente sconcertanti. Tenendo sempre presente che le sofferenze delle persone colpite nella salute non sono in alcun modo monetizzabili.

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26 gennaio 2023 | HOT SPOT VENETO. UNA DEVASTAZIONE TERRITORIALE. ELEMENTI DI STUDIO PER LA CONTAMINAZIONE GLOBALE. PFAS TRA LE NUOVE ENTITÀ: IL LIMITE PLANETARIO

di Dario Zampieri

Attraverso una rigorosa sintesi storico-scientifico dei risultati della ricerca ecologista contemporanea, partendo dalle parole “profetiche” sulla contaminazione chimica scritte da Rachel Carson sessant’anni fa, passando per i “nove confini planetari” del nostro ecosistema, per arrivare alla “catastrofe annunciata” del Veneto, regione simbolo della contaminazione in Europa, con questo articolo si fa per la prima volta il punto sui PFAS come sostanze globalmente esemplari rientranti a pieno titolo tra le “nuove entità” che stanno cambiando la fisionomia chimica del pianeta dal momento in cui dette sostanze – prodotte o spostate dall’uomo – avranno superato per sempre il limite planetario di sicurezza. Per i PFAS è già accaduto?
Buon approfondimento.
Comitato di Redazione PFAS.land

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12 gennaio 2021 | COSA SONO I PFAS? EVITANDO L’EFFETTO LAMPIONE. L’ARTICOLO DELL’EUROPEAN ENVIROMENTAL BUREAU. PREOCCUPAZIONI E STRATEGIA EUROPEA PER IL FUTURO

introduzione di Dario Zampieri
articolo di Jean-Luc Wietor

Dopo le traduzioni autorizzate di due articoli sui Pfas (2020) comparsi sulla prestigiosa rivista scientifica Science, dopo aver tradotto ufficialmente in italiano il docufilm (2019) The Devil We Know e aver coordinato la testimonianza diretta in Italia dell’avvocato americano Robert Bilott in un grande teatro strapieno (Lonigo 2017, comune nell’epicentro della contaminazione) e presso le autorità del Veneto, gli attivisti e ricercatori del Comitato di Redazione Interdisciplinare PFAS.land hanno iniziato in questi mesi una nuova libera collaborazione internazionale con la sezione “Industria e Salute – Sostanze chimiche” dell’EEB (European Environmental Bureau), la più grande rete europea di organizzazioni civili di cittadini (più di 160 organizzazioni di oltre 35 paesi), con sede a Bruxelles, che opera fissando l’agenda, monitorando, fornendo consulenza e influenzando il modo in cui l’UE affronta questi problemi. La collaborazione ha portato ad una nuova e importante traduzione.

L’European Environmental Bureau è sostenuto nelle sue attività di ricerca e divulgazione da Unione Europea, Organizzazioni ed Agenzie Intergovernative (FAO, OECD, UNECE, UNEP), governi (tra cui quello italiano, con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare), oltre a fondazioni ed altre organizzazioni. Sul loro sito si può leggere che uno studio del 2016 mostra che gli effetti degli interferenti endocrini (EDC), che contribuiscono sostanzialmente alle malattie riproduttive nelle donne, costano in Europa 1,4 miliardi di euro l’anno (oltre naturalmente alle sofferenze umane, che non sono quantificabili).

Uno dei prodotti del gruppo di lavoro sulle Sostanze chimiche è il documento «PFASs – avoiding the streetlight effect», che in modo semplice e con l’ausilio di efficaci illustrazioni cerca di popolarizzare un tema molto complesso ed ostico ai non addetti ai lavori, quello della natura e degli usi dei Pfas, cercando di portarlo fuori dalla luce omologante con cui di solito vengono trattati. In poche parole: cosa sono queste temibili sostanze? Sono esse riducibili alle soliti note, PFOA e PFOS? In cosa consistono le differenze e perché non vengono spiegate con chiarezza dalle nostre agenzie ambientali?

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5 novembre 2020 | RISPOSTA AL GIORNALE DI VICENZA SUL PLUME C6O4 DICHIARATO DA LUCA MARCHESI DIRETTORE ARPAV. UN MODELLO CHE SBAGLIA LE PREMESSE?

di Davide Sandini, Dario Zampieri

Ha sorpreso tutti – esperti e non esperti di PFAS – il titolone del quotidiano locale sul “tracciamento” dei nuovi Pfas – nuovi solo per chi misconosce la loro storia – e soprattutto quello che si legge all’interno dell’articolo, tanto che ha indotto i nostri esperti di idraulica e geologia a scrivere una lettera di chiarimento, che riportiamo sotto, inviata al Giornale il 24 ottobre.

Sorprende innanzi tutto la fallacia delle premesse – il non riconoscere la collina di Trissino come punto di partenza dell’indagine storica (v. recenti chiarimenti dei comitati locali trissinesi sul rifiuto di informare da parte delle autorità sulle gravi condizioni del terreno ex RI- MAR proprietà della famiglia Marzotto) – e pure l’affermazione che l’inquinamento di queste sostanze vada solo in direzione di Vicenza, senza citare che per anni le stesse sostanze sono state convogliate nel Tubone Arica che sfocia e inquina le campagne da Cologna Veneta in giù, generando un equivalente nuovo plume specifico.

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10 aprile 2020 | CORONAVIRUS E VISIBILITÀ. PERCEZIONE ED ESPOSIZIONE NEI TERRITORI INQUINATI DELLA PIANURA PADANA

di Dario Zampieri, Claudio Lupo, Alberto Peruffo

A meno di voler ancora una volta assumere una posizione fatalistica e irrazionale o peggio complottistica, non resta che indagare l’ipotesi che l’attuale pandemia sia il risultato della confluenza di due crisi planetarie convergenti: quella ecologica e quella sanitaria. Ne è convinto David Quammen, autore di Spillover (2012, tradotto in italiano da Adelphi nel 2014), il saggio probabilmente più completo sull’evoluzione delle epidemie. “Spillover” – letteralmente versare-spargere-rovesciare oltre, sopra – può essere associato con “tracimazione”, fuoriuscita da ospiti animali o vegetali nei quali i virus, in gran parte ancora ignoti alla scienza, si annidano in una convivenza generalmente benevola. Al di fuori del loro ospite i virus non potrebbero sopravvivere, sempre che di organismi viventi si possa parlare. Ogni tanto uccidono una scimmia o un uccello, ma le loro carcasse vengono rapidamente metabolizzate nella foresta, senza che gli uomini se ne accorgano. Continua a leggere “10 aprile 2020 | CORONAVIRUS E VISIBILITÀ. PERCEZIONE ED ESPOSIZIONE NEI TERRITORI INQUINATI DELLA PIANURA PADANA”

28 novembre 2019 | I CRIMINI AMBIENTALI COME TEMA DI UN DIBATTITO COLLETTIVO

di Francesca Leder

«Nella terra simbolo del disastro ambientale si riuniscono tutte le forze, le associazioni, i comitati, i gruppi, i movimenti che stanno lottando per la difesa dei territori. Una giornata intera dedicata al confronto, al dialogo, allo scambio, all’accerchiamento simbolico della fabbrica ritenuta dagli inquirenti la responsabile numero uno del più grande inquinamento dell’acqua mai avvenuto nella storia d’Europa: l’inquinamento da PFAS».

Con queste parole, il 22 aprile 2018 – in occasione della Giornata mondiale della Terra – si dava avvio alla “Prima giornata nazionale contro i crimini ambientali”. L’intento era quello di organizzare una grande manifestazione capace di coinvolgere i cittadini e coagulare le diverse voci del movimento NO PFAS che avevano contribuito a svelare, pubblicamente, il grande inganno che per decenni aveva accompagnato, se non addirittura guidato, la crescita del PIL dei nostri territori. I partecipanti a quella giornata puntavano il dito verso il sistema economico e politico che, con diverse responsabilità, si era macchiato del gravissimo crimine ambientale: l’inquinamento da PFAS delle acque superficiali e di falda di un’area di quasi 200 chilometri quadrati distribuite su tre province (Vicenza, Verona e Padova) dove vivono oltre 300 mila persone.   Continua a leggere “28 novembre 2019 | I CRIMINI AMBIENTALI COME TEMA DI UN DIBATTITO COLLETTIVO”

20 settembre 2019 | L’ESCALATION DEI CONFLITTI PER L’ACQUA NEL VICENTINO

di Prof. Dario Zampieri

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L’acqua costituisce la risorsa minerale più importante, senza la quale non sarebbe possibile produrre gli alimenti vegetali, di cui si nutrono non solo l’uomo ma anche gli animali che ci forniscono il latte e le uova (oltre che la carne, un alimento di cui dovremo fare un uso sempre più limitato), né far funzionare le industrie. 

In altri termini, l’acqua è la più preziosa di tutte le cosiddette risorse.

L’acqua pura sta purtroppo diventando un genere di lusso, ma oltre che la qualità anche la quantità sta diventando un problema. Tutto questo non in India, sui cui problemi idrici Vandana Shiva ci ha documentato un’impressionante casistica di calamità prodotte dall’uomo tramite privatizzazione, industria forestale e grandi dighe (Le guerre dell’acqua – Feltrinelli 2003), bensì nel territorio di casa nostra, il Vicentino, famoso per la sua grande disponibilità della risorsa acqua. Dell’acqua portata a valle dai fiumi prealpini come il Chiampo, l’Agno, il Leogra, l’Astico, il Brenta si alimentano le falde di pianura che dissetano quasi un milione di persone e che irrigano una fiorente agricoltura. Lungo questi corsi d’acqua, sfruttandone anche la forza motrice, nacquero i molini, le segherie del legno e del marmo, le cartiere, i canapifici, le industrie laniere, della concia e quelle metallurgiche. Si sviluppò in pratica una fiorente industria, facendo del Vicentino una terra di sviluppo non solo meramente economico, ma anche di modelli avanzati di promozione sociale e culturale delle popolazioni che gravitavano attorno ad alcune delle industrie citate. Continua a leggere “20 settembre 2019 | L’ESCALATION DEI CONFLITTI PER L’ACQUA NEL VICENTINO”

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